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15 settembre 2013

LAZIO - Sfatato il tabù Chievo

Lazio-Chievo 3-0, basta un tempo ai biancocelesti per sfatare il tabù

La Lazio torna a correre. Dopo il pesante k. o. dello Juventus Stadium, i biancocelesti battono 3-0 il Chievo, una formazione storicamente ostica per i capitolini, e scacciano tutte le polemiche nate nelle ultime due settimane. Un avvio complicato per la Lazio che, nonostante il vantaggio di Candreva (assoluto migliore in campo), ha sofferto non poco il ritorno del Chievo. Poi due gol, di Cavanda e Lulic, hanno allontano ogni timore e permesso un secondo tempo giocato senza affanni.

Quando le squadre scendono in campo, la parte centrale della curva nord laziale è deserta. Gli ultras biancocelesti infatti rompono con il presidente Lotito e tornano a contestarlo scioperando per 15' dopo un calciomercato non gradito e per come il numero uno biancoceleste ha liquidato a parole i contestatori in settimana. In campo Petkovic schiera il 4-4-1-1 previsto alla vigilia: Biava torna al centro della difesa, Konko fa il terzino destro e Candreva quello sinistro. In mezzo al campo Onazi affianca Ledesma; davanti Ederson supporta Klose. Sannino risponde con un 4-4-2 con Thereau e Paloschi in attacco.

La Lazio non batte il Chievo all'Olimpico dal 2003 e per sfatare il tabù ecco all'8' subito la rete dell'1-0: bravissimo Ederson a lottare su un pallone conteso e a lanciare poi in area Candreva, sulla destra. L'esterno biancoceleste conclude e realizza grazie a una deviazione decisiva di Cesar. Tutto facile per la Lazio? Nemmeno per sogno. Biava si fa male e viene rimpiazzato da Ciani e poi il Chievo non ci sta, gioca bene e chiude i capitolini nella loro metà campo. I veneti collezionano calci d'angolo mentre Cavanda a sinistra soffre tremendamente non riuscendo né a difendere né a offendere. Al minuto 35' brividi per i laziali: Paloschi conclude tutto solo dal limite e Marchetti respinge; Thereau prova il tap-in vincente ma una deviazione manda la palla in corner.

Quando Petkovic cambia la posizione in campo dei terzini, arriva la svolta. Cavanda sulla destra ritrova ritmo e gamba e colpisce al 38': discesa sulla fascia, cross dal fondo che nessuno aggancia in area. La sfera arriva però a Ledesma che dalla sinistra la rimette in area dove Cavanda in spaccata la mette dentro approfittando di una uscita a vuoto di Puggioni. Al 42' siamo 3-0: merito stavolta di Onazi che lancia con tocco di classe Lulic in area, sulla sinistra. Il numero 19 biancoceleste segna con un diagonale che Puggioni sfiora soltanto.

Sannino a inizio ripresa prova a cambiare qualcosa facendo entrare Estigarribia al posto dell'anonimo Sestu. Ci vorrebbe un gol immediato per riaprire il match ma la Lazio difende accorta e soprattutto riparte in modo pericoloso. E'infatti la Lazio a sfiorare più volte il poker: Candreva coglie l'incrocio dei pali, Ledesma sfiora il palo dalla distanza e Klose manca il tocco vincente per centimetri su un tocco di Ederson. Poi ci pensa Puggioni a dire di no a un diagonale di Lulic e ancora a Klose. Sannino cambia anche Thereau con Pellissier ma la storia cambia poco. Il Chievo appare rinunciatario e riesce a concludere solo quando i giocatori laziali sono stanchi. Marchetti respinge un tiro al volo di Estigarribia e nel finale salva su un colpo di testa di Paloschi, insieme a Dramè il migliore dei suoi. Contestazione o no, al triplice fischio di Calvarese la Lazio può festeggiare una vittoria che omaggia anche il ritorno a casa della salma di Giorgio Chinaglia che da domani riposerà al fianco di Tommaso Maestrelli.

LAZIO-CHIEVO 3-0

Lazio (4-4-1-1): Marchetti 6.5, Konko 6, Cana 6, Biava sv (15′ pt Ciani 6), Cavanda 6, Candreva 7, Onazi 6.5, Ledesma 6.5, Ederson 6.5 (33′ st Gonzalez 6), Lulic 6.5, Klose 6.5 (44′ st Keita sv). (1 Berisha, 95 Strakosha, 3 Dias, 85 Novaretti, 28 Vinicius, 4 Crecco, 45 Tounkara, 99 Floccari). All.: Petkovic 6.5.

Chievo (4-4-2): Puggioni 5.5, Sardo 5.5, Papp 5, Cesar 5, Dramè 6.5, Radovanovic 5 (14′ st Pellissier 5), Hetemaj 5.5, Rigoni 5, Sestu 5 (1′ st Estigarribia 6), Paloschi 6, Thereau 5 (25′ st Acosty sv). (18 Squizzi, 28 Silvestri, 2 Bernardini, 4 Claiton, 21 Frey, 15 Pamic, 7 Lazarevic, 14 Calello, 90 Ardemagni). All.: Sannino 5.5

Arbitro: Calvarese di Teramo
Reti: nel pt 8′ Candreva, 38′ Cavanda, 42′ Lulic.
Angoli: 11-3 per il Chievo.
Recupero: 3′ e 3′.
Ammoniti: Sestu, Ciani, Lulic, Rigoni, Papp per gioco falloso; Sardo per comportamento scorretto; Hetemaj per simulazione.
Spettatori: 25.000.

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