"Ho speso molti soldi, per alcool, donne e macchine veloci. Il resto l'ho sperperato"
"Se io fossi nato brutto, non avreste mai sentito parlare di Pelé"
[Su Eric Cantona] "Darei tutto lo Champagne che ho bevuto nella mia vita per poter giocare al suo fianco in una partita di Champions League all'Old Trafford"
"Era il 1976, si giocava Irlanda del Nord - Olanda. Giocavo contro Johan Cruyff, uno dei più forti di tutti i tempi. Al 5° minuto prendo la palla, salto un uomo, ne salto un altro, ma non punto la porta, punto il centro del campo: punto Cruyff. Gli arrivo davanti gli faccio una finta di corpo e poi un tunnel, poi calcio via il pallone, lui si gira e io gli dico: 'Tu sei il più forte di tutti ma solo perchè io non ho tempo'"
“Non so se è meglio segnare al Liverpool o andare a letto con Miss Mondo, menomale che io non ho dovuto scegliere.”
"Ho sentito raccontare molte leggende ai bambini... Alcune di queste riguardavano me"
"Una volta dissi che il Q.I. di Gazza era inferiore al suo numero di maglia e lui mi chiese: "Che cos'è un Q.I.?"
CARRIERA
All'età di 15 anni il suo talento fu notato dall'osservatore del Manchester United, Bob Bishop. Bishop rimase entusiasta delle qualità del ragazzo ed inviò a Matt Busby, allenatore dello United, un telegramma che recitava: “Credo di averti trovato un genio”. Andò quindi a Manchester per effettuare un provino, ma dopo soltanto due giorni venne preso dalla nostalgia di casa e tornò in Irlanda del Nord. Tornò poi a Manchester e passò due anni aggregato alle giovanili dello United come dilettante, in quanto all'epoca ai club inglesi non era concesso offrire contratti validi per le giovanili ai calciatori nordirlandesi. Gli venne quindi trovato un posto come fattorino al Manchester Ship Canal, consentendogli così di allenarsi per due volte a settimana.
Debuttò in campionato all'età di 17 anni il 14 settembre 1963 contro il West Bromwich, partita vinta dai suoi per 1-0. Tornò poi a militare nella squadra riserve fino al 28 dicembre dello stesso anno, quando giocò la sua prima partita in FA Cup in occasione della vittoria per 5-1 contro il Burnley. Quel giorno segnò il suo primo gol con la maglia dei ‘'Red Devils'’. Da quel momento in poi Matt Busby decise di aggregarlo in pianta stabile alla prima squadra e Best terminò la stagione 1963-64 con un totale di 6 reti in 26 presenze fra tutte le competizioni. In quell'anno lo United arrivò al secondo posto in campionato, quattro punti alle spalle dei campioni del Liverpool FC, e vennero eliminati in semifinale di FA Cup dal West Ham. A fine stagione Best fece parte anche dalla squadra giovanile che vinse la FA Youth Cup.
Nonostante gli avversari usassero spesso il gioco duro per provare a frenare la sua maggiore abilità tecnica, Busby lo sottopose a sedute di allenamento “aspre, talvolta brutali” per assicurarsi che fosse in grado di competere anche nelle partite più maschie. Nella stagione 1963-64, la prima disputata interamente in prima squadra, Best diede il suo contributo alla vittoria del campionato, arrivata per differenza reti nel confronto con il Leeds United che terminò l'annata a pari punti. Il Leeds si prese però una sorta di rivincita eliminando lo United alle semifinali di FA Cup. Best terminò la stagione con 14 reti in 59 presenze fra tutte le competizioni. In questa stagione segna anche il suo primo gol nella FA Charity Shield 1965 nella partita conclusasi per 2-2 con il Liverpool.
Astro nascente del calcio inglese, Best ottenne la definitiva consacrazione all'età di 19 anni quando segnò una doppietta nei quarti di finale di Coppa dei Campioni al Benfica, che nei cinque anni precedenti era arrivato per quattro volte alla finale della competizione. Le sue due reti, realizzate entrambe nel primo quarto d'ora di gioco, spinsero lo United ad una vittoria per 5-1 allo Estádio da Luz e valsero alla squadra il passaggio del turno. Best fu elogiato dalla stampa portoghese, che lo definì ‘'il quinto Beatle'’ Il suo talento e la sua personalità cominciarono ad affascinare i media, che gli riservarono sempre più spesso la prima pagina. Tuttavia il 26 marzo Best subì un infortunio al ginocchio per uno scontro con un avversario del Preston North End ed arrivò in cattive condizioni alle semifinali di Coppa, che lo United perse contro il Partizan Belgrado. Non scese più campo per il resto della stagione.
I successi tornarono ad arrivare nel 1966-67, quando lo United si laureò nuovamente campione della First Division. Best commentò la vittoria affermando: “Se i campionati si decidessero unicamente con le partite giocate in casa lo vinceremmo ogni stagione. Questa volta sono state le nostre partite in trasferta a fare la differenza. Siamo riusciti a mantenere la giusta mentalità.” Chiuse la stagione con 10 reti in 45 presenze nelle varie competizioni. Prese in seguito parte al Charity Shield 1967, che fu la prima partita ad essere trasmessa a colori dalla televisione britannica.
Nella stagione 1967-68 aumentò notevolmente la sua media realizzativa, tanto da ottenere il titolo di capocannoniere del campionato a pari merito con Ron Davies del Southampton. Fra le sue reti più importanti ci furono una doppietta che diede allo United una vittoria per 2-0 ad Anfield Road contro il Liverpool ed una tripletta alla penultima giornata, nella vittoria per 6-0 contro il Newcastle. Nonostante ciò il campionato venne vinto dai rivali cittadini del Manchester City, che avevano vinto per 3-1 il derby ad Old Trafford e terminarono la stagione con un vantaggio di due punti in classifica sui Red Devils.
La stagione 1967-68 è però ricordata in particolare per la vittoria della Coppa dei Campioni, la prima per una squadra inglese. Lo United eliminò al primo turno i maltesi dell'Hibernians, poi batté in casa per 2-1 gli iugoslavi del Sarajevo, in una partita nella quale Best fornì a John Aston l'assist per il primo gol e segnò personalmente il secondo. In tale occasione il giornalista Geoffrey Green del Times lo descrisse così: “il centro della scacchiera… un giocatore pieno di fantasia, un giocatore che dona magia a quelli che avrebbero potuto essere capricci”. Nei quarti di finale batté in casa i polacchi del Górnik Zabrze e resistette nella trasferta Stadion Śląski, dove trovò temperature gelide e 105.000 tifosi avversari. Quella partita terminò con una sconfitta per 1-0, ma Best la descrisse come “una delle nostre migliori prestazioni di sempre, date tutte le circostanze sfavorevoli”.
In semifinale lo United incontrò il Real Madrid, sei volte campione della competizione: all'andata Best segnò la rete che valse ai suoi la vittoria per 1-0, con un tiro da lontano descritto da Alex Stepney come una delle sue migliori marcature, poi si rivelò decisivo anche al Bernabéu fornendo a Bill Foulkes il cross per il definitivo 3-3 in rimonta che valeva allo United il passaggio del turno. Al suo ritorno in Inghilterra Best ottenne dalla Football Writers' Association il premio di Calciatore dell'anno, diventando il più giovane della storia ad ottenere tale alloro. La stagione si chiuse poi con la finale di Coppa, in cui incontrò nuovamente il Benfica. Alla vigilia, mentre i suoi compagni riposavano, Best trovò una “maniera diversa di rilassarsi” prima dell'importante partita passando la notte con “una giovane ragazza chiamata Sue”.
La finale si trascinò fino ai tempi supplementari, nei quali dopo tre minuti Best si ritrovò solo davanti al portiere avversario José Henrique e lo dribblò con una finta secca prima di depositare la palla in rete. Altri due gol di Brian Kidd e Bobby Charlton fissarono poi il punteggio sul 4-1 che diede alla United la vittoria della Coppa soltanto dieci anni dopo il Disastro aereo di Monaco di Baviera che aveva ucciso quasi tutti i membri della squadra. A fine anno Best venne giudicato il miglior giocatore d'Europa e si aggiudicò il Pallone d'oro.
A soli 22 anni aveva raggiunto il suo picco. Da quel momento cominciò un lento declino. Nel 1968-69 giocò ancora su alti livelli (22 reti in 55 partite totali) e come lui fecero le altre stelle della squadra, Denis Law e Bobby Charlton. Le nuove reclute però non si rivelarono all'altezza e lo United terminò il campionato soltanto in undicesima posizione. Best avrebbe poi avuto occasione di affermare che di avere “la crescente sensazione di essere l'unico in campo a spingere avanti la squadra”.
Nella Coppa Intercontinentale lo United affrontò gli argentini dell'Estudiantes, una squadra famosa l'aggressività dei suoi giocatori al limite del regolamento. Lo United uscì sconfitto per 1-0 dall'Estadio Camilo Cichero e pareggiò per 1-1 il ritorno in casa, partita nella quale Best fu preso a calci e sputi da José Hugo Medina e reagì con un pugno rimediando un'espulsione. In Coppa dei Campioni raggiunse invece le semifinali, dove venne eliminato dal Milan.
A fine anno Matt Buscby annunciò il ritiro e venne sostituito da Wilf McGuinness. Sotto il nuovo allenatore la squadra migliorò leggermente, pur non riuscendo ad andare oltre l'ottavo posto in campionato. Nella stagione 1969-70 Best segnò un totale di 23 reti, di cui 6 in un a singola partita (la vittoria per 8-2 sul Northampton Town in FA Cup). Questa performance da record gli valse un invito a Downing Street da parte del primo ministro Harold Wilson, che rivelò di essere un suo fan.
Nel dicembre del 1970 Busby tornò alla guida dello United, ma la stagione terminò ancora una volta con un piazzamento a metà classifica. Gli atteggiamenti di Best cominciarono a diventare problematici: venne multato dalla Football Association per aver riceuto tre cartellini gialli per cattiva condotta e ricevette una sospensione di due settimane dallo United dopo aver perso il treno per una partita a Stamford Bridge dopo aver passato un weekend con l'attrice Sinéad Cusack.
Anche sotto il nuovo allenatore Frank O'Farrell lo United si piazzò all'ottavo posto in campionato, ormai la sua dimensione. Le migliori prestazioni di Best furono due triplette contro West Ham e Southampton ed una rete contro lo Sheffield United arrivata dopo avere dribblato quattro difensori avversari. Tuttavia ricevette anche un cartellino rosso contro il Chelsea, fu oggetto di minacce di morte ed a gennaio rifiutò di allenarsi per una settimana, passato invece in compagnia di Carolyn Moore, Miss Gran Bretagna in carica. Con 27 reti in 54 partite tra campionato e Coppa Best fu comunque il capocannoniere della squadra per la sesta stagione consecutiva.
Al termine dell'annata annunciò il suo ritiro dal calcio, ma nonostante ciò si presentò al ritiro che precedeva la stagione seguente e continuò a giocare. La sua carriera era però ormai agli sgoccioli: lo United conitnuò il suo declino anche nel 1972-73 e Best rifletteva nei suoi comportamenti la frustrazione per questa situazione. Faceva parte della “cricca della vecchia guardia” che rivolgeva a malapena la parola ai nuovi arrivi e a dicembre si rese irrintracciabile per andare a festeggiare fra i nightclub londinesi. Venne sospeso dal club ed inserito nelle liste di trasferimento, per un valore di 300.00 sterline. Quando O'Ferrell venne sostituito dal nuovo allenatore Tommy Docherty Best annunciò per la seconda volta il suo ritiro. Tornò però nuovamente sui suoi passi e riprese ad allenarsi il 27 aprile.
La sua ultima partita ufficiale con il club ebbe luogo il 1º gennaio 1974 a Loftus Road contro il Queens Park Rangers e si risolse in una sconfitta per 3-0. Tre giorni dopo non si presentò a gli allenamenti e Docherty lo eslcuse dalla squadra. Poco tempo dopo Best fu arrestato con l'accusa di aver rubato a Marjorie Wallace una pelliccia, un passaporto ed un libretto degli assegni, ma venne in seguito prosciolto da tutte le accuse. A fine stagione lo United, privo di Best, retrocedette in Second Division.
Sciolto il legame con lo United, Best si ritrovò senza più una squadra a soli 28 anni. Decise però di non lasciare il mondo del calcio e cominciò un lungo periodo in cui girovagò fra varie compagini in quattro continenti diversi, sempre con contratti di breve durata. Andò dapprima in Sudafrica a giocare per il Jewish Guild, dove la sua presenza portò allo stadio migliaia di persone. Scese però in campo soltanto in 5 partite ufficiali e venne aspramente criticato per l'abitudine di saltare molte sessioni di allenamento. Sempre nel 1974 giocò due amichevoli prestagionali con la maglia del piccolo Dunstable Town, una delle quali proprio contro il Manchester United.
Nel novembre del 1975 giocò tre partite nello Stockport County, militante nei bassifondi della quarta serie inglese. Tra il dicembre 1975 ed il gennaio 1976 visse una breve parentesi al Cork City nella League of Ireland. Anche qui la sua presenza attirò un pubblico numeroso, ma rimase soltanto per 3 partite di campionato senza riuscire né a segnare né a fornire buone prestazioni. La società decise pertanto di escluderlo dalla squadra ed interrompere il contratto.
Nel 1976-77 andò a giocare nel Fulham e mostrò qualche miglioramento: pur avendo perso il passo dei tempi migliori, gli rimaneva ancora la tecnica. Al Fulham ebbe occasione di giocare accanto all'ex capitano della Nazionale inglese Bobby Moore. Negli anni seguenti Best affermò di aver apprezzato molto la stagione e mezza passata a Craven Cottage, pur non riuscendo a conquistare alcun trofeo.
Si trasferì quindi negli Stati Uniti, dove il relativo anonimato di cui godeva e la conseguente minor pressione gli permisero di tornare ad esprimersi ad alti livelli. Trattò inizialmente con i New York Cosmos, ma alla fine approdò ai Los Angeles Aztecs. Terminò la sua prima stagione nella NASL con 15 reti in 24 partite, che portarono la sua squadra fino ai quarti di finale. Nel 1977 segnò 11 reti e gli Aztecs si spinsero fino alle semifinali. In entrambe le sue prime due annate americane Best fu nominato anche nella squadra All-Stars del campionato. Il calcio a Los Angeles faticava però ad appassionare il pubblico e la squadra progrediva lentamente, così a metà della stagione 1978 Best si trasferì sulla East Coast, ai Fort Lauderdale Strikers, dove ebbe modo di giocare davanti ad un maggior numero di spettatori.
Mentre gli Aztecs lo sostituirono con Johan Cruijff, a Fort Lauderdale Best si fece la fama di serio professionista, ancora capace di imprimere la svolta ad una partita. Nonostante la stampa inglese parlasse della sua esperienza americana come di una sorta di vacanza, Best ci teneva ancora molto ai risultati sportivi e ruppe con gli Strikers dopo una sconfitta per 3-0 con i New York Cosmos, al termine della quale aveva litigato con l'allenatore ed i compagni mettendo in discussione la loro voglia di vincere.
Tornò allora nel Regno Unito, firmando un contratto a gettone per gli scozzesi dell'Hibernian che fece molto scalpore. Qui le cose non andarono bene, sia a livello personale che di squadra: mentre i suoi lottavano per non retrocedere Best si fece sorprendere ubriaco assieme ad alcuni membri della Nazionale francese di Rugby, che si trovava ad Edimburgo per giocare contro la Scozia, e venne licenziato dal club. Riassunto dopo una settimana, fece aumentare notevolmente l'affluenza di pubblico allo stadio ma non riuscì ad evitare ai suoi la retrocessione.
In estate fece ritorno in America, firmando un contratto per i San Jose Earthquakes in una NASL già in calo di popolarità. Vi rimase per due stagioni, giocando sia il campionato regolare che quello indoor. Nel 1982 si recò brevemente ad Hong Kong per giocare come ospite per due team locali, il Sea Bee e gli Hong Kong Rangers. A fine anno Best, ormai trentaseienne, fece ritorno per un'ultima volta in Inghilterra per giocare in terza divisione con il Bournemouth, rimandendovi fino alla fine della stagione.
Andò poi a chiudere definitivamente la carriera in Australia, con la maglia dei Brisbane Lions, anche se poi ebbe modo di giocare singole partite come ospite per Osborne Park Galeb, Nuneaton Burough, Tobermore United.
STATISTICHE
- MANCHESTER UNITED: 473 (181)
- LOS ANGELES AZTECS: 61 (29)
- FULHAM: 47 (10)
- FORT LAUDERDALE STRIKERS: 33 (8)
- HIBERNIAN: 19 (3)
- SAN JOSE EARTHQUAKES: 56 (21)
TOTALE: 706 (256)
NAZIONALE NORDIRLANDESE: 37 (9)
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