Il Verona esce ridimensionato dopo il sorprendente successo sul Milan all'esordio ma non deve abbattersi. Per quasi un'ora la squadra è piaciuta per dedizione e personalità. Poi, dopo l'autorete di cacciatore, è inevitabilmente crollata psicologicamente. Ma ha i tutti i mezzi per potersi salvare senza patemi.
Recuperato Strootman, Garcia lo ha subito inserito nella squadra titolare al posto di Bradley. Davanti, Gervinho ha vinto il duello con Ljajic e Borriello, a conferma che l'ex genoano non rientra più nei piani della società. Mandorlini, privo dell'infortunato Albertazzi, ha replicato spostando a sinistra Cacciatore e abbassando a destra Romulo in modo da ridare spazio a centrocampo al ristabilito Hallfredsson.
La Roma ha preso il possesso del centrocampo fin dai primi minuti, grazie a un preciso fraseggio, ma non è riuscita a passare: Florenzi, lanciato solo davanti alla porta da De Rossi, non ha incredibilmente trovato lo specchio, Pjanic, lo stesso De Rossi, Totti e Strootman hanno dovuto fare i conti con un attento Rafael che non si è mai fatto sorprendere dalle velenose conclusioni da lontano dei giallorossi.
E il Verona? Bravo a raddoppiare in chiusura sugli esterni grazie al sacrificio di Jankovic e Martinho, non è rimasto a guardare e in un paio di circostanze, specie quando è riuscito a mettere in modo Toni, ha tenuto in allerta Castan e Benatia che, comunque, hanno fatto buona guardia davanti a De Sanctis.
La Roma ha stretto i tempi in avvio di ripresa. E subito dopo l'ingresso di Ljajic al posto di Florenzi è passata, anche se con un pizzico di fortuna: De Rossi ha pescato libero in area sulla destra Maicon che con un forte cross ha costretto Cacciatore a tentare una scivolata che si è rivelata imparabile per Rafael.
Il Verona è crollato e la Roma, esattamente come avvenuto una settimana fa a Livorno, ha subito chiuso i conti con una magia di Pjanic che ha sorpreso Rafael fuori dai pali con un pregevole pallonetto da 25 mt. Sulle ali dell'entusiasmo i giallorossi hanno insistito e dopo altre tre occasioni sciupate da Gervinho, Maicon e Balzaretti, hanno triplicato con Ljajic che ha infilato l'angolo con un gran destro da fuori area. L'ex viola ha impiegato appena 14' per segnare il primo gol in giallorosso. E se il buongiorno si vede dal mattino il fantasma di Lamela potrebbe presto finire in soffitta.
La gara è finita qui malgrado il Verona le abbia tentate tutte, senza fortuna, per segnare almeno il gol della bandiera: Hallfredsson ha colpito una traversa, Gomez ha mandato un destro a giro a fil di palo a De Sanctis battuto, Cacia si è visto respingere da Strootman (ottimo anche il suo esordio) un destro a colpo sicuro.
Nel mezzo c'è stato anche l'ennesimo tiro di Gervinho addosso al portiere, a tu per tu con Rafael. L'imprecisione dell'ivoriano è stata l'unica nota stonata della bella serata giallorossa. Forse quello che manca a Garcia è davvero uno che faccia gol sottoporta. Vero Sabatini?
ROMA-VERONA 3-0
Roma (4-3-3): De Sanctis 6, Maicon 7, Benatia 7, Castan 6.5, Balzaretti 6, Pjanic 7.5 (27′ st Bradley 6), De Rossi 7.5, Strootman 7 (42′ st Taddei sv), Florenzi 6 (7′ st Ljaijc 7), Gervinho 6, Totti 7. (1 Lobont, 28 Skorupski, 29 Burdisso, 46 Romagnoli, 35 Torosidis, 3 Dodò, 7 Marquinho, 48 Caprari, 88 Borriello). All.: Garcia.
Verona (4-3-3): Rafael 7, Romulo 6, Moras 5.5, Maietta 5.5, Cacciatore 5.5, Donati 6 (19′ st Sala 6), Jorginho 5.5, Hallfredsson 6, Jankovic 5.5 (19′ st Gomez 6), Toni 5.5 (30′ st Cacia sv), Martinho 6. (31 Mihaylov, 12 Nicolas, 13 Bianchetti, 23 Gonzalez, 14 Cirigliano, 26 Sala, 4 Laner, 7 Longo). All: Mandorlini.
Arbitro: Giacomelli di Trieste 6,5.
Reti: nel st 12′ Maicon, 14′ Pjanic, 21′ Ljaijc.
Angoli: 9 a 3 per la Roma.
Recupero: 0′ e 3′
Ammoniti: Balzaretti, Florenzi, Jankovic e Gomez per gioco falloso
Spettatori: 37.000 (25.000 reali, per la chiusura della Curva Sud)
Andrea Mandorlini (All. Verona) |
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