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14 luglio 2013

RITIRI - Roma

Quelli che criticano il club e i giocatori non possono essere tifosi della Roma. Quando ami la tua squadra cerchi di incoraggiarla, al massimo sono tifosi della Lazio”. Rudi Garcia apre il ritiro della Roma a Riscone di Brunico con una conferenza stampa destinata a far discutere a lungo. Il tecnico francese, forse digiuno di quanto capitato nella Capitale negli ultimi due anni, dimostra tanta personalità quanta imprudenza nel tacciare di ‘laziali’ quei tifosi che anche nel primo giorno di lavoro in Val Pusteria hanno contestato duramente la squadra giallorossa.

La gaffe dell’ex Lille, che non fa altro che gettare altra benzina sul fuoco divampato in seguito alla sconfitta in Coppa Italia contro la Lazio, fa poi il paio con le reazioni di Osvaldo, bersaglio numero uno della contestazione tra i monti ma tutt’altro che intenzionato ad accettare critiche e insulti a testa bassa. Anzi, l’italoargentino risponde per le rime (c’è anche chi avrebbe visto un dito medio alzato) contribuendo a surriscaldare ancora di più gli animi, tenuti comunque sotto controllo da un servizio rafforzato da parte delle forze dell'ordine a Riscone, con tanto di visita del Questore di Bolzano, Lucio Carluccio, per verificare la situazione al fine di garantire una serena permanenza alla squadra a Brunico. Squadra che è stata contesta durante entrambe le sessioni d’allenamento e accusata con uno striscione di non avere fatto una piega dopo il ko in Coppa Italia ("In vacanza di corsa senza chiedere scusa, per voi il rispetto è una cosa sconosciuta... Indegni").

Duro anche il messaggio spedito alla proprietà con la scritta "Storia, passione e tradizione. Per noi è la Roma, per voi business". Insomma, non certo la migliore accoglienza possibile. E forse anche per questo Garcia ha deciso di prendere apertamente le difese del gruppo. “I giocatori hanno bisogno di fiducia, di lavorare serenamente, di avere qui i nostri veri tifosi. La Roma non si discute, si ama – le sue parole che fanno riferimento allo storico motto della tifoseria, con cui si è anche confrontato dopo la conferenza stampa – Capisco che non sia contenta per i risultati, soprattutto per l'anno scorso, ma questo non deve impedire di avere rispetto per club e giocatori, che io ho il dovere di difendere”.


Marquinhos c'è, Destro no, due soli portieri, Lobont e Julio Sergio, segno che la comitiva si allargherà presto, perché un ritiro con due soli portieri non si è mai visto: la Roma di Rudi Garcia è arrivata a Riscone di Brunico, qualche pezzo è in arrivo a breve. Come il polacco Lukasz Skorupski, classe '91, portiere del Gornik Zabrze, una presenza in Nazionale. Farà il secondo, resta da capire di chi, se di Morgan De Sanctis, che verrebbe liberato dal sempre più probabile ingaggio di Julio Cesar, o di Sorrentino, che il Palermo vorrebbe piazzare in A dopo l'investimento fatto a gennaio.

Lunedì dovrebbe arrivare anche Di Mariano, l'attaccante del Lecce che ha fatto le visite oggi: classe '96, sarebbe il più giovane della comitiva. Dopo di lui i due '95 che hanno già visto il calcio dei grandi, Tin Jedvaj (che arriverà domani) e Alessio Romagnoli, e tre ragazzi della Primavera che hanno fatto le valigie solamente stamattina: erano in preallarme da parecchi giorni i gemelli Ricci e l'ala Marco Frediani, ma li hanno avvisati ufficialmente solo all'ultimo. E a loro è andata anche bene: L'Aquila, neopromossa in Prima Divisione, sapeva che Frediani sarebbe andato in prestito da loro (insieme al 19enne Ciciretti, tornato dalla Carrarese), e lo ha ufficializzato sul sito, mentre lui partiva per il Trentino.

Neanche Marquinhos doveva partire: ieri aveva la febbre, che gli ha fatto saltare la presentazione della maglie, non il pranzo con il suo procuratore Roberto Calenda, che ha immediatamente smentito una sua imminente partenza verso i ricchi d'Europa, Paris Saint Germain o Barcellona. Partenza che rimane molto più che probabile, se non certa, ma intanto in ritiro ci è andato. Sky Sport aveva riferito di una sua esclusione dell'ultimo minuto dalla lista dei convocati, la smentita è arrivata pochi minuti dopo, quando già stava alzandosi il polverone: sarebbe stato escluso solamente per la famosa febbre, non certo per motivi di mercato, e comunque la febbre è calata ed è partito. E il connazonale Dodò ha immortalato il momento con foto su twitter. È col gruppo anche Osvaldo, pure lui in partenza per altri lidi, ma nel suo caso non ci sono info sui social network: da quando li ha usati per dare del laziale ad Andreazzoli, ha calato di molto il numero degli interventi, giusto un paio di tweet d'amore per la sua Jimena.

Non c'è Mattia Destro, rimasto a Trigoria a lavorare sul ginocchio operato a febbraio, per un problema al menisco, che lo ha condizionato anche negli ultimi mesi di campionato, e in un Europeo Under 21 vissuto da comprimario.


Florenzi, che di quell'Europeo è stato protagonista, ha parlato a Roma Channel. "L'Europeo Under 21? Bello, purtroppo finito male. Adesso ripartiamo più forti di prima, sperando di dare una soddisfazione ai tifosi che la meritano. Sto bene, mi sono messo subito a disposizione per la squadra. Ora è il momento di lavorare, veramente". Con lui davanti al microfono del canale di casa anche Erik Lamela. "Sono pronto. Che stagione mi aspetta? La migliore, per me e per la squadra".
 
Starà in stanza col connazionale Burdisso il 21enne Lamela, Pjanic con Bradley, Marquinhos con Dodò, come da foto. Gli altri abbinamenti: Taddei-Lobont, Pjanic-Bradley, Benatia-Torosidis, Marquinho-Castan, Tallo-Julio Sergio, Romagnoli-Caprari, Crescenzi-Verre, il trio di Primavera Frediani-Ricci Matteo-Ricci Federico nell'ultima tripla. Totti in singola, Balzaretti pure, come Borriello e Osvaldo. Con la Roma che spera di liberarne quantomeno una. Magari per darla a Strootman...

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