Finita la festa, ora è solo tempo di duri allenamenti, concentrazione, lavoro, sudore e fatica. Corsa, scatti, step, allunghi, esercizi di possesso palla e partitelle. Il mister ha già iniziato a dare suggerimenti sui movimenti da fare e non, schemi e tanto altro. E' davvero troppo presto per parlare di moduli e undici titolari, mancano ancora molti giocatori (quelli impegnati nella Confederations Cup) e soprattutto il mister Vlado (come i tifosi del resto) spera in qualche altro colpo (un attaccante e un difensore in primis), ma anche in qualche cessione per riuscire ad arrivare alla rosa ottimale di circa 28-29 giocatori con il giusto mix tra giovani ed esperti. Il ritiro è quindi cominciato. Quest'anno i giocatori conoscono bene i duri allenamenti del sergente Petko, che da subito (come accaduto per il ritiro estivo dello scorsa estate) ha impartito alcune regole, anzi veri e propri diktat da seguire. "Dovete comunicare", "Non facciamoci trovare impreparati" e "Dobbiamo fare gol": queste le frasi ripetute più volte alla truppa non ancora al completo (come detto) in questi due giorni di ritiro. Per ora le alzatacce non ci sono state, ma sappiamo bene che non tarderanno ad arrivare. I "vecchi" giocatori ci sono abituati, ora staremo a vedere se i nuovi si abitueranno in fretta. Infatti, c’è soprattutto curiosità nel vedere i nuovi arrivati al lavoro e come si adatteranno ai metodi di lavoro del mister e come si integreranno con i compagni. Gli occhi sono quindi tutti puntati su di loro. Ad esempio il difensore Diego Novaretti è apparso a proprio agio vicino a Biava, ma ovviamente dopo solo una partitella in famiglia è presto per dirlo con certezza. Il brasiliano Vinicius si è fatto notare per la grande corsa con palla al piede. Due buoni polmoni che faranno comodo alla squadra biancoceleste. Si è inoltre cimentato anche in qualche dribbling, mostrando carattere e iniziativa.
Mentre i ragazzi si allenano duramente, il duo Lotito-Tare è al lavoro per esaudire i desideri e le richieste del tecnico. La stagione sembra partita nel migliore dei modi: con il giusto entusiasmo, la giusta voglia, motivazione e determinazione. Ora non resta che proseguire così.
C'è spazio anche per i colori. Infatti, sui campi di allenamento di Auronzo risaltano senz'altro loro, i colori degli scarpini dei giocatori sempre più bizzarri e pazzi. Non serve guardare i giocatori in faccia per riconoscerli. Basta spostare lo sguardo dall'alto verso il basso e il nome sarà svelato da quelle sgargianti calzature indossate. Ce n'è per tutti i gusti e per tutte le tonalità ovviamente. Ad esempio, se notate un ragazzo correre con degli scarpini gialli, allora non può essere che il neo arrivato Vinicius. E' davvero impossibile confonderli.
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